Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Per tutta la vita Jean Baudrillard si è misurato con la tradizione del pensiero razionale occidentale, cercando di prenderne le distanze. L’ossessione millenaria della filosofia per la realtà e il tentativo di eliminare dal mondo l’apparenza e l’illusione si sono rivelati un vero fallimento: oggi tutto si presenta ai nostri occhi come il regno del simulacro e della simulazione. Con lo sviluppo delle tecnologie digitali, la realtà sociale che conta è quella inquadrata da un qualche obiettivo. Sullo schermo del cellulare la nostra rappresentazione mediatica diventa sempre più importante, mentre la confusione tra il reale e l’immaginario aumenta.
La razionalità non sopporta questo paradosso, perché non tollera l’incoerenza. Il pensiero, scrive Baudrillard, “se non aspira più al discorso della verità, deve prendere la forma di un mondo da cui la verità si è ritirata.” Vanni Codeluppi getta luce sul pensiero radicale del grande maestro, guidandoci nella rete dei suoi continui rimandi interni come in un ologramma, dove ciascuna parte rinvia sempre al tutto e ogni singolo elemento contiene l’informazione totale.
In un dizionario che attraversa i meandri più attuali dell’opera di Baudrillard, la sua eredità si libera di ogni semplificazione e ci offre una straordinaria chiave di lettura della nostra incapacità di uscire dagli inganni della ragione moderna.
In una società che tenta di cancellare tutto quello che considera negativo, Baudrillard rivendica l’impossibilità di eliminare il male.
Vanni Codeluppi è professore ordinario di Sociologia dei media all’Università IULM di Milano. Si occupa principalmente dei fenomeni comunicativi presenti all’interno dei consumi, dei media e della cultura di massa. Dirige le …