Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Questa è la storia mai raccontata di una metamorfosi silenziosa. Una metamorfosi che ha cambiato il modo in cui gli Stati Uniti d’America fanno la guerra, uccidono i loro nemici ai quattro angoli del pianeta, influenzano gli equilibri dello scacchiere mondiale, intervengono nelle aree grigie e nelle regioni più instabili del globo. Mark Mazzetti ci racconta da dentro questa nuova guerra invisibile. Incontra i suoi oscuri protagonisti. Descrive i loro volti, ricostruisce le loro storie. Li segue in Pakistan, Somalia, Yemen, Lahore. Setaccia documenti e informazioni riservati. Studia gli scenari elaborati dagli analisti più accreditati. Ci spiega che da tempo le guerre americane non si svolgono allo scoperto, nei teatri di guerra più visibili, con l’intervento degli eserciti tradizionali. Le guerre americane sono diventate guerre ombra. A combatterle sono droni pilotati a distanza, spie inviate a creare guerre e sommosse, agenti assoldati sul posto, pronti a uccidere nemici politici, infiltrare le élite locali, costruire e disfare governi e milizie locali. Infine Mazzetti ci riporta, dalla periferia del mondo, all’altro grande scontro in corso, quello che dilania il cuore degli Stati Uniti. Lo scontro tra il Pentagono, simbolo della guerra tradizionale, sempre più spesso costretto alle strategie e alle tattiche dell’intelligence, e la Cia, nata come agenzia di spionaggio, trasformatasi negli ultimi due decenni in un’organizzazione sempre più apertamente militarizzata. Uno scontro da cui dipendono la guerra e la pace americana, dentro e fuori dagli Usa.
Mark Mazzetti (1974) ha vinto il premio Pulitzer per i suoi reportage dal Pakistan e dall’Afghanistan. Scrive di politica internazionale sul “New York Times”. Con Feltrinelli ha pubblicato Killing machine. …