Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Questo libro salda un debito che ho contratto con mia nonna Emma e la sua grande famiglia, i Damiani Bolocan.
Mi sento obbligato a raccontare la sua storia perché in un tempo tragico e difficile – gli anni trenta e quaranta del Novecento –, quella famiglia, quell’insieme di uomini e donne, di ragazzi per lo più, ha mostrato un coraggio formidabile, ha cercato di resistere all’orrore nazifascista mettendo in gioco la propria vita. In una parola, bella e nobilissima, ha fatto resistenza.”
Biagio Goldstein Bolocan
Con La bella Resistenza, Biagio Goldstein Bolocan non si limita a tramandare un romanzo familiare, ma alterna vicende private al racconto dell’ascesa delle dittature, delle persecuzioni razziali, della Seconda guerra mondiale: la storia di una famiglia e quella di un secolo si intrecciano e si illuminano a vicenda.
“Ogni volta che Alexandru va in commissariato ad apporre sul registro l’inutile firma, viene affettuosamente apostrofato da un funzionario:
<‘Certo che anche lei, ingegner Bolocan, non solo è ebreo, ma si è anche sposato con una Damiani. Proprio se le va a cercare!’.
Il nonno sorride, anche se non c’è proprio nulla da sorridere."
Biagio Goldstein Bolocan nasce a Milano nel 1966. Laureato in Storia, si è occupato di divulgazione nei musei storici di Milano e ha insegnato nelle scuole serali del comune. Da …