Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
La scuola italiana oggi è in stallo. In una società sempre più dura nei confronti di chi ha meno mezzi e dunque sempre più destinata alla disuguaglianza, la scuola non riesce più a svolgere il suo compito educativo. Chi nasce in un contesto che ostacola ogni tentativo di miglioramento soggettivo, solo di fronte al disagio e alla fragilità, ha poche speranze di immaginare il proprio futuro. Nascere in quartieri degradati determina a priori una differenza che segnerà l’intera vita. E il sistema di formazione è ancora fermo a un modello rigido, che ostacola la mobilità sociale e impedisce la crescita culturale ed economica del nostro paese, dividendo in modo classista il Nord dal Sud e dalle isole. Crescere nella fragilità sociale significa avere meno opportunità di coltivare sogni e desideri.
La sfida che abbiamo di fronte è epocale. Rachele Furfaro ha creato un modello nuovo, con l’idea di rispondere alle esigenze del mondo contemporaneo. L’educazione non è un processo di trasmissione di conoscenze indiscutibili, di saperi prefabbricati, assoluti e immutabili, separati dalle esperienze di vita dei bambini e dei ragazzi. La scuola deve essere capace di ascolto, di attenzione al singolo e alla comunità, per essere accogliente e inclusiva. È un luogo di partecipazione civile, di condivisione e anche di gioco. È un presidio insostituibile, laboratorio che garantisce e protegge la possibilità di dialogo e interrelazione sociale e culturale, spazio di democrazia e inclusione reale, priva di sovrastrutture, che accoglie le diversità e offre ai ragazzi il campo di trasformazione e confronto in cui produrre, insieme, il proprio futuro.
L’Italia ha una lunga storia di riforme, che hanno cercato di migliorare l’istituzione scolastica ma hanno lasciato dietro di sé errori, lacune e contraddizioni. Questo libro racconta come la scuola potrebbe davvero contribuire alla costruzione del nostro futuro.
La scuola è nuda. Divide la società fra cittadini di serie A e di serie B. Le sue regole e i suoi valori non rispondono più ai tempi e alle condizioni della società del nuovo millennio. Gli errori commessi sono stati sottovalutati o taciuti. È il momento di scardinare le vecchie regole e inventarne di nuove, per restituire alla scuola italiana la sua missione più importante: creare uguaglianza.
Rachele Furfaro è esperta di pedagogia dell’apprendimento cooperativo e di politiche culturali. Insegnante di ruolo della scuola primaria statale dal 1978 al 1991, ha fondato e dirige dal 1985 le …