Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Un romanzo epopea che rende giustizia ai talenti femminili rimasti nell’ombra.” Oggi
Quando la regista teatrale Noelia Cid viene incaricata di mettere in scena per la prima volta un’opera perduta del secolo scorso firmata dal celebre drammaturgo Gregorio Martínez Sierra, decide di documentarsi. Analizzando gli appunti e le lettere conservati dalla moglie di Gregorio, María Lejárraga, si imbatte in un mistero irrisolto da oltre cent’anni, quello di un autore che nella sua lunga vita ha scritto più di novanta opere, andate in scena nei più importanti teatri del mondo, dagli Champs-Élysées a Broadway. Un autore che ha vissuto i grandi eventi del Novecento: la Madrid letteraria dell‘età dell‘oro, l’esilio durante la guerra civile spagnola, il glamour degli anni d’oro di Hollywood. Un autore che ha collaborato con i principali intellettuali dell’epoca, e che ha lottato per l’uguaglianza e per la libertà di voto alle donne. Un autore che in realtà si rivelerà un’autrice, rimasta finora nell’ombra, ma che ha lasciato dietro di sé una traccia sottile grazie alla quale Noelia riesce finalmente a restituirle un nome.
Vanessa Montfort, una delle scrittrici più interessanti della nuova letteratura ispanica, costruisce un avvincente romanzo che parla di amore e disamore, di vocazione artistica e sopravvivenza. E riscatta la figura di una donna poliedrica e geniale, per darle il suo posto nella storia.
Vanessa Montfort (Barcellona, 1975) è scrittrice e drammaturga. Dopo una laurea in Scienze dell’informazione, ha pubblicato quattro romanzi con cui ha vinto numerosi premi e ha diretto varie opere teatrali …