Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Parrella ci regala l’avventura della giovinezza che esplode e ricopre ogni cosa.” Sandro Veronesi
Lucio ha solo diciassette anni ma ha già seguito la sua passione per il mare, riuscendo a salire a bordo della Fortuna. E lì si trova nel giorno dell’eruzione del Vesuvio, quando dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti. Nascosta dalla coltre rovente c’è Pompei, la città che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d’infanzia, dove ha imparato tutto ciò che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del suo occhio cieco – anzi, proprio grazie a quello, che gli permette di vedere ciò che agli altri sfugge. In attesa degli ordini di Plinio, tra il fumo nero Pompei torna al ragazzo attraverso i giochi con le tessere dei mosaici, i pomeriggi trascorsi nei giardini o nelle palestre, le terme, il mercato, i tuffi in mare e le gite in campagna, le scorribande alla foce del fiume.
La distruzione di Pompei narrata in un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente è già visto: piuttosto, ciò che conoscevamo del mondo classico ci appare come nuovo, moderno e intimo.
Premio letterario internazionale Mondello – Opera Italiana
Valeria Parrella (1974) vive a Napoli. È autrice di romanzi, racconti, drammaturgie e libretti d’opera. Fra questi, ricordiamo: mosca più balena (minimum fax, 2003; Premio Campiello Opera Prima), Per grazia …