Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“‘La vita un mezzo della conoscenza’ – con questo principio in cuore si può gaiamente vivere e gaiamente ridere!”
La gaia scienza è un libro che soggiace a una sorta di incanto. Non c’è interprete o commentatore che possa prescindere dal notare il carattere centrale, armonico di questo testo, la sua aurea medietà, la sua tranquilla e sicura risoluzione, la sua felice riuscita. La gaia scienza è – forse soprattutto – il primo libro che Nietzsche scrive dopo essere stato colpito dal suo pensiero probabilmente più importante e cardinale, il suo “pensiero abissale” (come poi lo definirà): la rivelazione, l’idea, la possibilità, l’esperimento dell’eterno ritorno. Ma è anche il testo che ha visto accumularsi lentamente, e infine riversarsi al proprio interno, quella saggezza che dovrà poi essere spartita e donata, oltre che resa pubblica e divulgata, in Così parlò Zarathustra, opera complementare e vicina nei contenuti. Nella dualità o coppia Gaia scienza-Zarathustra, quindi, la prima si presenta come il laboratorio – ma anche come l’esplicazione e l’illustrazione – in cui quasi tutti i temi della seconda sono anticipati. Quali sono, dunque, i meriti della scienza e dello scetticismo? Assieme alla disciplina intellettuale, ci svela Nietzsche, essi sono forse l’unica strada per la vera libertà di pensiero.
Friedrich Wilhelm Nietzsche (Rocken, 1844-Weimar, 1900) è stato uno dei più importanti filosofi dell’Ottocento, ma anche anticipatore di molti temi novecenteschi. Pensatore decisamente eversivo, ebbe come principali obiettivi polemici la …