La leggenda dei monti naviganti

di Paolo Rumiz

È un viaggio di ottomila chilometri che cavalca la lunga gobba montuosa della Balena-Italia lungo Alpi e Appennini, dal golfo del Quarnaro (Fiume) a Capo Sud (punto più meridionale della Penisola). Esso parte dal mare, arriva sul mare, naviga come un transatlantico con due murate affacciate sul mare, e lungo tutto il percorso evoca metafore marine, come di chi veleggiando forse vola – in un immenso arcipelago emerso. Trovi valli dove non esiste elettricità, grandi vecchi come Bonatti o Rigoni Stern, ferrovie abitate da mufloni, case cantoniere e paracarri da leggenda, bivacchi sotto la pioggia in fondo a caverne, santuari dove divinità pre-romane sbucano continuamente dietro ai santi del calendario. E poi parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici come Francesco Guccini o Vinicio Capossela. Un’Italia di quota, poco visibile e poco raccontata, dove la tv sembra raccontare storie di un altro pianeta. Le due parti – o forse i due ‟libri”, alla maniera latina – del racconto, Alpi e Appennini, hanno andatura e metrica diversa. Le Alpi sono pilastri visibili, famosi; sono fatte di monoliti bene illuminati e sono transitate da grandi strade. Gli Appennini no: sono arcani, spopolati, dimenticati, nonostante in essi si annidi l’identità profonda della Nazione. L’altra differenza è che sulle Alpi non c’è mezzo di trasporto unitario e si fotografa una serie di luoghi monografici (per esempio: il lago del Vajont che non c’è più, il tunnel del Gottardo durante lo scavo), spesso senza dire del viaggio che collega i fuochi della narrazione. Sugli Appennini, invece, il mezzo di trasporto è unitario e la strada assume un ruolo preponderante, assieme alle persone incontrate secondo una trama casuale.
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Paolo Rumiz

Paolo Rumiz, triestino, è scrittore e viaggiatore. Con Feltrinelli ha pubblicato La secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei monti …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 29 Marzo 2007
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 339
  • Prezzo: 19,00 €
  • ISBN: 9788807017209
  • Genere: Narrativa
 Paolo Rumiz. Ritorno sui Monti naviganti - Su laeffe, Sky canale 139. Dal 21 giugno

Paolo Rumiz. Ritorno sui Monti naviganti - Su laeffe, Sky canale 139. Dal 21 giugno

A dieci anni dal successo del suo primo viaggio in Appennino - e dal libro che ha contribuito alla riscoperta del camminare e del vivere con lentezza - Paolo Rumiz ritorna su quelle montagne. Tra territori e comunità in grande cambiamento, in bilico tra terremoti o dissesti idrogeologici, il giornalista e scrittore triestino osserva la rinascita di questi territori scendendo lungo la spina dorsale del Paese. Dal 21 giugno ore 21:10.

Il Premio Stresa a Paolo Rumiz

Paolo Rumiz con La leggenda dei monti naviganti, libro che racconta un viaggio di ottomila chilometri lungo Alpi e Appennini, dal golfo del Quarnaro a Capo Sud, ha vinto l’edizione 2007 del Premio Stresa. La premiazione si è tenuta il 25 novembre.

Menzione speciale del "Premio l'Albatros città di Palestrina" a Paolo Rumiz

La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz ha ricevuto la menzione speciale del "Premio l'Albatros città di Palestrina". La premiazione si terrà domenica 1 luglio a Palestrina (Roma).

Paolo Rumiz alla Fiera del Libro di Torino 2007

Paolo Rumiz alla Fiera del Libro di Torino 2007

La montagna, il suo fascino, la solitudine, il suo stato d’abbandono e gli effetti devastanti della globalizzazione. L’intervento di Paolo Rumiz, autore de La leggenda dei monti naviganti al dibattito ‟Progetto Paralup. Il recupero della borgata simbolo della Resistenza in Valle Stura”, organizzato dalla Fondazione Nuto Revelli, che si è tenuto alla Fiera del Libro di Torino il 10 maggio 2007.