Giovane medico di guardia al pronto soccorso di un grande ospedale parigino, Gerard Galvan non tiene alla carriera: vuole che sul suo ideale biglietto da visita (vera ossessione del brav'uomo) trovi finalmente spazio il proprio nome e la qualifica: Fondatore della società francese dei medici d'urgenza. Solo la notte al pronto soccorso (soprattutto la domenica e quando c'è la luna piena) un medico è veramente medico. Quando la dedizione coincide con il dare conforto. Così racconta Galvan a un suo interlocutore contro il bizzarro fondale di un'autofficina. Racconta della domenica in cui molti anni prima, fra crisi di asma e arti spappolati, era stato finalmente notato un uomo seduto su una sedia che, interpellato, sapeva solo ripetere: ‟Non mi sento tanto bene”. Questo è l'inizio della folle notte del dottor Galvan. Salvare quell'uomo, impedire che muoia, questa diventa la sua missione. Peccato che a ogni sintomo e a ogni diagnosi facciano seguito un nuovo sintomo e una nuova diagnosi. Il malato passa da tutti gli specialisti, convocati d'urgenza a risolvere uno dopo l'altro crisi acute di ogni genere: occlusione intestinale, esplosione della vescica, attacco epilettico, attacco cardiaco. Viene anche convocato il luminare prossimo alla pensione ma ancora in grado di mettere in soggezione gli ex allievi. ‟Non mi sento tanto bene” ripete il paziente e il vecchio luminare lo dà per spacciato. La notte è lunga. Rimasto accanto al suo letto, Galvan si addormenta e al mattino il malato non c'è più. è morto? è sparito? Dove è stato portato? Galvan non sa neppure come si chiama. Nessuno lo sa. Colpo di teatro numero uno: il malato riappare. Colpo di teatro numero due: le cose che dirà e farà il paziente saranno per il buon Galvan la fine di un sogno. Ritmo frenetico, battute a raffica, brevi quadri delineati con umorismo feroce. Ironico, affettuoso e appena venato da un'ombra di amarezza, come nei migliori Malaussène.
La lunga notte del dottor Galvan è anche uno spettacolo teatrale di Giorgio Gallione per il Teatro dell'Archivolto, in scena a partire dal novembre 2005. Protagonista Neri Marcorè.