Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
di Imma Monsó
Settembre 1962. Severina riceve il suo primo incarico come insegnante in un paesino dei Pirenei spagnoli, realizzando così i suoi più grandi desideri: vedere la neve, avere una casa e, forse, sentire di appartenere finalmente a un luogo. Si lascia alle spalle un’infanzia e un’adolescenza trascorse in isolamento dal resto del mondo, segnate dai misteriosi viaggi del padre, dalla malattia della madre – scissa tra il desiderio di tenerla lontana dall’ideologia del regime franchista e quello di prepararla ad affrontare la realtà – e dai rari soggiorni a Barcellona presso la zia.
Ignara delle regole e delle ferite della comunità rurale in cui si è insediata, Severina è chiamata a ricomporre i tasselli della trama che lega la sua vita al passato collettivo, aiutata dall’amicizia di un uomo misterioso che esercita su di lei un fascino magnetico, e che tutti in paese chiamano la Bestia.
La vicenda di Severina ripercorre la storia della Spagna dagli anni più bui del franchismo alla transizione democratica vitalista e allegra – sullo sfondo prima di una provincia solitaria e maestosa, poi di una Barcellona che “si fa bella” in pieno boom economico –, per riscattare la memoria storica e ottenere giustizia per i vinti della guerra civile.
Il ritratto di una ragazza che impara a leggere tra le righe della storia del suo paese.
Un romanzo di formazione travolgente e pieno di umorismo, con una protagonista fuori dagli schemi.