Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
"I sistemi e il loro destino: questi due termini racchiudono l'alfa e l'omega del nostro lavoro futuro."
Tra i più importanti e originali psicologi del Novecento, ma al tempo stesso tra i meno conosciuti e più fraintesi, Lev Vygotskij si distingue per la persistente attualità della sua concezione storico-filosofica della mente umana e per le applicazioni in campo pedagogico dei suoi studi. Osteggiato dal regime stalinista proprio per le ricerche da lui condotte sul campo e le conclusioni – incompatibili con l’ideologia omologatrice alla base della politica culturale sovietica – che ne trasse, Vygotskij finì isolato e le sue opere proibite. Fu riscoperto solo a partire dagli anni sessanta, ma la conoscenza del suo pensiero rimane ancora oggi molto lacunosa. I cinque brevi saggi raccolti in questo volume puntano a dare finalmente un quadro organico, completo e allo stesso tempo sintetico, delle teorie di quello che fu definito il “Mozart della psicologia”. In questi testi, alcuni finora inediti in Italia, Vygotskij discute i problemi centrali della sua riflessione: la struttura e le funzioni della mente umana, la sua storicità e il suo carattere distintivo, rappresentato dalla creatività e produttività artistica; la natura normativa della psicologia e, infine, la centralità dell’educazione e della scuola.