Questo libro esamina in prospettiva storica l'intreccio tra mass media, istituzioni politiche e opinione pubblica. Si tratta di un'analisi dei cambiamenti nella macchina dell'informazione globale tra il 1980 e il 1999, l'era di CNN. In questi vent'anni si è affermato un giornalismo ripetitivo e superficiale, che ha imposto la sua logica anche ai grandi media di ieri come il "New York Times" o CBS. Questo giornalismo in pillole, l'equivalente informativo di un hamburger in un McDonald's, ha dimostrato la sua potenza con la Guerra del Golfo, con il processo per omicidio del campione di football americano Oj. Simpson, con la morte di Diana Spencer nel 1997 e soprattutto con lo scandalo Clinton-Lewinsky nel 1998, qui analizzato come casestudy assieme alla Guerra nei Balcani della primavera del 1999. Questa nuova macchina dell'informazione globale è caratterizzata dalla velocità, ma soprattutto dalla ripetizione di immagini e dalla prevedibilità dei temi, sempre più influenzati dalla logica dello spettacolo. Il successo di CNN ha cambiato l'intero panorama del giornalismo mondiale; perché l'informazione a ciclo continuo ha soppresso i tradizionali "cicli di notizia". Oggi le reti televisive, i quotidiani, i settimanali e le newsletter via Internet si fanno concorrenza spietata, 24 ore su 24. Si tratta di un cambiamento di portata storica che anticipa ci" che avverrà anche in Europa entro pochi anni.