Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
“Carofiglio si diverte a smontare e rimontare il lessico per restituirgli vitalità e profondità civica.” la Repubblica
Rosa Luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario. In un’epoca come la nostra, in cui la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l’uso delle parole può produrre trasformazioni drastiche della realtà. Attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. Perciò le parole devono tornare a aderire alle cose. Manomissione, certo, significa danneggiamento. Ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. Questo libro si misura con tale ambivalenza: indica le deformazioni del nostro linguaggio, ma anche la possibilità delle parole di ritrovare il loro significato autentico. È la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. Apparso per la prima volta in un’epoca diversa, quella berlusconiana, che ha gettato però i semi di quella attuale, La nuova manomissione delle parole torna in una versione storicizzata e aggiornata e dà conto delle nuove torsioni della lingua prodotte dall’avanzata populista.
In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi.
Gianrico Carofiglio ha scritto saggi, romanzi e racconti. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Per Feltrinelli ha pubblicato Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e …