Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Un libro che lacera molti degli scenari che ciascuno di noi ha ereditato” la Repubblica
La scienza moderna non nasce con Galileo e Newton, ma le sue origini vanno retrodatate di almeno duemila anni. La Rivoluzione scientifica del XVII secolo infatti riscopre una precedente Rivoluzione, quella ellenistica, promossa da figure come Euclide, Archimede, Eratostene, Aristarco di Samo e tanti altri.
Fu grazie a loro che nacque il metodo scientifico, e studiarne l’origine è indispensabile per la comprensione della “civiltà classica” e per la valutazione di alcune questioni di capitale importanza per la storiografia: dal ruolo di Roma alla decadenza tecnologica medioevale, alla “Rinascita” in età moderna. Questo libro è un saggio sulla scienza, sui suoi fondamenti, sul suo posto nella storia dell’umanità. Ma anche una ricostruzione del passato che individua la funzione di guida svolta per secoli, e non ancora esaurita, dalla civiltà classica nel trasmettere gli aspetti essenziali del pensiero scientifico.
Un volume che si presenta, dopo venticinque anni dalla prima pubblicazione, in un’edizione completamente rivista, poiché oggi le nostre conoscenze sul pensiero ellenistico e sui suoi rapporti con la scienza moderna sono cambiate, grazie a ricerche e scoperte recenti, che hanno reso visibili legami prima ignoti o solo sospettati fra antiche conoscenze e sviluppi della riflessione moderna e trasformato in molti casi quelle che erano attraenti congetture in tesi pienamente documentate.
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