Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di A. M. Homes
Una coppia manda i figli in vacanza per ritrovare lo spirito da giovani innamorati anche se non sa più da che parte cominciare; un bambino non riesce a sentirsi accettato nemmeno da chi lo rapisce; una ragazzina grassa cerca di spogliarsi del suo corpo per non essere altro che puro sesso; un avvocato che ha scelto di vivere in una bella casetta fuori città scopre di ignorare totalmente la vita che vi conduce la moglie; un ragazzo corteggia una Barbie… I protagonisti dei racconti della Homes sono moderni disadattati, divenuti affettivamente analfabeti, che cercano tuttavia di aggrapparsi a quello che hanno per dare un senso alle proprie vite. Sono persone perbene, della classe media, con belle case, tanti oggetti, eppure sentono la mancanza di qualcosa di fondamentale. Manca per esempio la trasparenza dei sentimenti, che risultano opachi a sé e agli altri, come manca il possesso di affetti, anziché di cose, mentre ci sarebbe, e invece si spreca, il tempo di condividere esperienze con gli altri. Concentrandosi su alcuni episodi significativi delle loro esistenze, la Homes ci restituisce così brandelli di una vita alienata, descritta con uno stile minimalista, attento ai particolari minori, solo apparentemente insignificanti, e lo fa però con calore umano e autentica capacità di empatia. Perché l'insensatezza è di questo mondo, riguarda in fondo tutti noi.
A.M. Homes è nata a Washington D.C. nel 1961 e vive a New York. È considerata una delle voci più innovative e originali della narrativa americana. Ha ricevuto numerosi premi …