Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Eshkol Nevo
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni e hanno condiviso gli studi e l’esercito, le speranze e le disillusioni, gli amori e le avventure della giovinezza.
Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è sposato con Ilana la piagnona, ha due gemelli e riversa tutta la sua vitalità sugli amici. Ofir invece spreca talmente la sua inventiva per le agenzie pubblicitarie con cui lavora che, quando la compagnia si riunisce, tace e parla poco. Churchill è un avvocato brillante e di successo, capace di sedurre chiunque gli capiti a tiro. Yuval, il narratore, ha un’educazione umanistica ed è affascinato dalle parole.
Durante la partita Amichai ha un’idea: perché non scrivere i propri desideri, i propri sogni per il futuro su dei foglietti e poi nasconderli aspettando la prossima finale dei Mondiali per vedere se si sono realizzati?
Yuval ha da poco incontrato Yaara. L’ha vista alla mensa dell’università. Leggeva un libro e ogni volta che voltava pagina si toccava leggermente la lingua con un dito. Un gesto da bibliotecaria, ma irresistibilmente sexy. E poi uno scambio di chiacchiere, di numeri di telefono, una chiamata notturna e un bacio.
Nel bigliettino Yuval scrive: “Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio con Yaara, magari una femmina”.
Qualche settimana dopo Yaara lo lascia, lo tradisce con Churchill, l’amico carismatico e… fedele.
Ma la compagnia non si scioglierà, l’amicizia di Amichai, Ofir, Churchill e Yuval non finirà.
Sullo sfondo, Israele è alle prese con la seconda intifada dopo aver rimosso la prima e aver fatto della repressione una norma. I quattro protagonisti non possono fare a meno di interrogarsi sul proprio futuro. In una società così tesa ed esausta, in una realtà simile, è davvero possibile realizzare i propri desideri?
A quindici anni di distanza dalla prima pubblicazione italiana, ritorna l’opera che ha consacrato il talento di Eshkol Nevo in una nuova edizione con una postfazione dell’autore.
“Ognuno potrebbe scrivere su un bigliettino dove sogna di essere fra quattro anni. Dal punto di vista personale, professionale. Da tutti i punti di vista. E ai prossimi Mondiali apriremo i biglietti e vedremo cos’è successo nel frattempo.”
“La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo è uno dei libri più belli che mi siano capitati tra le mani negli ultimi tempi. Era dalle Avventure della ragazza cattiva di Vargas Llosa che non mi divertivo tanto, e che non m’intenerivo così per la causa di un personaggio.” Alessandro Piperno, Corriere della Sera
“Eshkol Nevo si conferma la vera nuova voce post-Yehoshua.” Lara Crinò, D – la Repubblica delle donne