Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Colaprico è bravo bravissimo nel gestire ad alto livello le sue trame” Sergio Pent, “Tuttolibri” La Stampa
Un romanzo criminale avvincente, dove la penna dello scrittore noir s’intreccia a quella del grande giornalista per dare vita a una storia di luci e ombre dal fortissimo sapore di verità. Corrado Genito è un ex agente per la sicurezza dello stato finito in prigione “per aver voluto salvare con tutti i mezzi, soprattutto quelli illeciti, l’ostaggio di un sequestro e, diciamolo, per scoparsi alla grande la moglie del rapito. Per lei, e per i soldi in ballo, una montagna di soldi, s’era lanciato in una strategia sbagliata”. I servizi segreti, però, lo fanno evadere perché solo lui è in grado di portare a termine una missione: deve infiltrarsi all’interno dei due clan ’ndranghetisti che detengono il potere in un paesino fra Milano e Varese, Ranirate. E così Corrado Genito si inventa un metodo di infiltrazione inedito: la strategia del gambero.
Piero Colaprico, vive a Milano, è scrittore di gialli e inviato speciale di "Repubblica", per il quale segue numerose storie di criminalità e corruzione (è l'"inventore" del termine Tangentopoli) e …