Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Tito Faraci
Il Generale, Mario Castelli, è stato alla guida di un’azienda, ha conosciuto l’amore, ha avuto molto dalla vita. Ora non ha più niente. La sua è stata una discesa veloce, inarrestabile, innescata da un imprevedibile tradimento. Dopo la galera, scivolare in basso è stato più facile di quanto potesse immaginare. Ora vive insieme ad altre creature notturne negli anfratti dei senzatetto, dei disperati, dei barboni. Eppure, anche lì, gli uomini e le donne con cui divide la nuova condizione di dropout gli riconoscono la naturale autorevolezza di chi sa come ci si muove nel mondo. Questo continua a essere il suo “teatro” finché la giovane Rita si mette sulle sue tracce: vorrebbe che l’azienda paterna non fosse assorbita da una combinata franco-cinese e sa che il Generale ha le competenze per aiutarla.
Bella e lungimirante, Rita conquista la sua fiducia. L’avventura di Mario Castelli torna a muoversi dentro la scena di pescecani, manager assatanati, gelidi manipolatori che lui ben conosce. Sono personaggi vecchi e nuovi, facce diventate maschere e maschere che nascondono altre maschere. è l’occasione per scatenare la buona guerra del riscatto, il miracolo della giustizia.
Frank Capra, “Topolino”, Totò, Il conte di Montecristo – Tito Faraci porta l’audacia della letteratura popolare e delle storie dei fumetti dentro un romanzo comico-sociale vorticoso e appassionante.
Per rinascere, bisogna prima morire. E io sono stato un uomo morto. So che cosa significa perdere una vita.
Tito Faraci è nato a Gallarate nel 1965. È uno dei più importanti sceneggiatori italiani di fumetti. Ha creato storie per “Topolino” (Giorgio Cavazzano è stato – come usa dire lui …