Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Questo libro tenta di aggredire uno dei problemi più vasti che la scienza possa affrontare: la natura della storia stessa”
Nel 1909 il paleontologo americano Charles Doolittle Walcott scopre uno dei più preziosi giacimenti fossiliferi del mondo: gli argilloscisti di Burgess diventano da allora i protagonisti di una vicenda scientifica destinata a scardinare i capisaldi classici dell’evoluzionismo. Attraverso i fossili di Burgess, infatti, emerge l’ipotesi dell’evoluzione come una serie improbabile di eventi, affiorano un mondo e una storia segreti che hanno del meraviglioso. Alla meraviglia di fronte agli episodi apparentemente trascurabili dell’esistenza e della vita in senso lato Stephen Jay Gould consacra il suo lavoro divulgativo. Come James Stewart nel film La vita è meravigliosa di Frank Capra, Gould ci avvicina, seguendo le tracce di quello che pare un avvincente romanzo illustrato, alla “trascendente stranezza” di quelle forme di vita emerse da un passato lontanissimo per testimoniare quanto ricca e mirabilmente folle è la storia profonda a cui continuiamo ad appartenere.
Stephen Jay Gould (1941-2002), professore di Geologia, Biologia e Storia della scienza all’Università di Harvard, ha saputo unire grande preparazione scientifica ed eccezionale capacità di divulgazione. Evoluzionista, ideatore della teoria …