Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Agli occhi degli altri, e forse anche ai propri, Valerio ha l’aria di un quarantenne di successo: è uno stimato professore di latino, ha una casa, un’esistenza comoda, una moglie e una bambina affettuose. Eppure in un istante tutto questo perde senso; basta l’incontro con Paolo, giovane pittore di talento e amante appassionato, tanto fascinoso quanto insicuro, perché di colpo Valerio decida di voltare pagina.
Finalmente insieme a Paolo potrà cominciare quella vita che già dai tempi della scuola sogna di vivere e che ora gli si offre irrinunciabile, improcrastinabile... Quand’ecco che una telefonata rivela l’illusione: Paolo ha appena scoperto di essere sieropositivo. Seguono la corsa di Valerio in una clinica per gli esami del sangue, la conferma dell’infezione, la scoperta dell’irrimediabile, e nel volgere di poche ore quell’amore nuovo, atteso da sempre, diventa una vertigine di fantasmi, paure, dubbi inesprimibili.
Alla luce di un infaticabile lavoro di comprensione, Valerio fa piazza pulita di pregiudizi, luoghi comuni e falsificanti distinzioni, entrando sempre più a contatto con le ragioni della vita e dell’amore.
Un romanzo intenso, intriso di pena e stupore, che riflette – anche attraverso la profonda consuetudine con i grandi classici – sulla sofferenza del corpo e del pensiero, sulla dissoluzione dell’identità, sulla fortuna, sulla colpa, sul desiderio, sulle parole. E sul senso della fine.
La cosa che più avevamo temuto non aveva, avvenuta, niente di temibile. La resa non era una sconfitta. Volavamo.
Nicola Gardini ha pubblicato i romanzi Così ti ricordi di me (Sironi, 2003), Lo sconosciuto (Sironi, 2007 e Beat, 2012), Le parole perdute di Amelia Lynd (Feltrinelli, 2012; Premio Viareggio …