Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Moshfegh crea un mondo dal quale non puoi distogliere lo sguardo.” The Atlantic
È un anno di siccità e carestia, e il villaggio medievale di Lapvona continua a essere prosciugato dei suoi averi dalle richieste del governatore Villiam, che vive in cima alla collina. Il piccolo Marek, maltrattato dal padre pecoraio, trova consolazione nel legame con Ina, l’ostetrica cieca che lo ha allattato quando era un neonato come ha fatto con tanti altri bambini del posto. Ma Ina possiede un dono nascosto: la capacità unica di comunicare con il mondo naturale e accedere quindi a conoscenze sacre che spaventano alcuni abitanti del villaggio. Tra di loro c’è padre Barnaba, il prete che, insieme al governatore, vessa un popolo sempre più stanco dei soprusi dei potenti. Ma quando il destino porta Marek più vicino alla famiglia del governatore, nuove forze sconvolgono il vecchio ordine, e il velo tra cecità e vista, vita e morte, natura e spiriti si assottiglia sempre più.
Ottessa Moshfegh è una scrittrice americana nata a Boston. Eileen, il suo primo romanzo, è stato selezionato per il National Book Critics Circle Award, per il Man Booker Prize, …