Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
L’imperativo dei nostri tempi, nella vita pubblica come sul lavoro o nella quotidianità più ordinaria, sembra essere quello dell’autenticità. Eppure, come ci mostra Adam Soboczynski in questo testo brillante e provocatorio, in realtà la nostra vita è sempre più governata dalla dissimulazione, dalla capacità di non dire il vero o di nasconderlo a nostro vantaggio. Che si tratti di una donna innamorata da respingere con delicatezza, di un colloquio d’assunzione in cui si è interpellati sulle proprie debolezze o di un rapporto non proprio innocente tra un professore e una sua collega, a farla da padrona è sempre la finzione, il mascheramento delle nostre vere passioni e intenzioni. L’arte di non dire la verità richiede arguzia ed è senz’altro difficile da padroneggiare. Ma non impossibile da apprendere: Soboczynski ce ne offre dovizia d’esempi. Insomma: questo è il libro giusto per imparare a non dire la verità e vivere felici ma, allo stesso tempo, è un manuale graffiante e insolito per meglio gestire le nostre relazioni.
Adam Soboczynski è giornalista per “Die Zeit”. Nato nel 1975 nella città polacca di Toruń, è considerato uno dei più notevoli giornalisti e scrittori della sua generazione; nel 2005 gli …