Ogni grande corporation vi svolge continuamente attività di routine e i suoi più grandi utilizzatori non sono certo terroristi, mafiosi o celebrità, ma banche.
I paradisi fiscali hanno a che fare di norma con l’evasione: dalle leggi, dai creditori, dalle tasse, in sintesi da ogni controllo e verifica democratica; e hanno avuto un ruolo decisivo in tutti i maggiori eventi economici contemporanei, compresa la crisi attuale esplosa nel 2008, fungendo spesso da base per le lobby che hanno spinto a rimuovere i regolamenti finanziari preesistenti e a tagliare le tasse per i più ricchi in tutto il mondo.
Gli hedge fund, Goldman Sachs, Citigroup si muovono continuamente dentro e fuori dal mondo offshore, così come dietro gli scandali di Enron, Parmalat, Lehman Brothers, Aig si celano i paradisi fiscali. Anche la crescita delle corporation e l’esplosione del debito nelle economie più avanzate a partire dagli anni settanta è sostanzialmente una storia che ha a che fare con l’offshore. Certo, esistono anche altre cause utili a spiegare i fenomeni, ma senza la comprensione di questo universo di interessi non si può capire appieno la storia e l’economia del mondo moderno.
Un libro acclamatissimo e radicale nella sua documentata denuncia dello stato attuale del mondo finanziario globalizzato.