Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Amos Oz
Le terre dello sciacallo è la prima grande opera di Amos Oz, una raccolta di racconti dall’ampio respiro che ha segnato l’affermazione dello scrittore.
Nove storie sono ambientate in un kibbutz, l’ultima, invece, è una specie di parabola ambientata in tempi biblici. In questo libro l’Israele di oggi ancora non esiste, ci sono solo piccoli agglomerati di abitazioni e di campi coltivati che, dopo il tramonto, precipitano nel buio e nel silenzio, circondati dall’ignoto. Lì vivono uomini, donne e bambini impegnati in un ambizioso progetto utopico, spinti dal desiderio di fondare una patria ma anche dall’aspirazione a una vita diversa, a nuovi rapporti tra le persone, a una speranza di rigenerazione. Pionieri, sabra, intellettuali europei e rifugiati che hanno un sogno, che hanno combattuto guerre, dato forma a un’ideologia politica per forgiare una nazione. Ma la realtà non è dolce come il sogno. Sono storie conturbanti, sensuali, poetiche e spietate. E lo sciacallo, che insegue il lettore pagina dopo pagina, ulula nella notte fuori dai cancelli.
Finora inedita in Italia, l’opera che ha fatto conoscere il genio letterario di Amos Oz.
Amos Oz (1939-2018), scrittore israeliano, tra le voci più importanti della letteratura mondiale, ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini e ha insegnato Letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. …