Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
“La vera leadership è quella che ne genera altra. È l’arte di scomparire, creare spazio per il talento altrui.”
Esistono tanti libri che parlano di leadership, ma inquadrare un concetto così vasto è difficile. Giuseppe Morici ci ha fatto i conti da ogni prospettiva, e con l’esperienza ha capito una cosa: un buon capo intercetta talenti e crea le condizioni migliori affinché le capacità degli altri possano maturare e svilupparsi. Ecco perché la leadership, in fondo, è l’arte di scomparire. Nel saper occupare la scena nella giusta misura, però, non c’è nulla di facile: come tutte le arti, anche questa richiede ingegno, tecnica, pratica e tanta fatica. Meglio leader che sappiano fare o leader che sappiano delegare? Capi carismatici oppure operativi? Meglio la strategia o l’esecuzione? Come combinare la gestione del presente con il disegno del futuro? Sono più importanti la diversità e l’inclusione oppure l’omogeneità dei valori e di una certa idea del mondo? Con la sua visione integrale e ostinatamente non tecnica delle cose, Morici indaga le relazioni tra leader, obiettivi e comunità, arrivando alla conclusione che il dovere di un “capo”, forse, è quello di occuparsi di ciò che non c’è, lasciando agli altri la gestione di tutto il resto e assicurando così un futuro all’azienda. E non solo.
Giuseppe Morici è un manager che ha lavorato nel marketing, nella consulenza e poi come direttore generale e amministratore delegato in diverse aziende tra cui Procter & Gamble, Monitor, Barilla e Bolton. …