Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Yu Hua
“Amo troppo il gorgoglio della vita che scorre nel mio corpo”
Il giovane Sun Guanglin riannoda i fili della propria esistenza, e fa in modo che i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza riportino alla luce le storie tragiche e spassose della sua famiglia, ma anche degli amici e dei compaesani. Con un ritmo cadenzato come lo scorrere del fiume, che fa al tempo stesso da sfondo e da personaggio del romanzo, assistiamo alle sue prime esperienze: la scoperta della sessualità, la gioia e il tormento dell’amicizia, la solitudine del mondo degli adulti. Tutti tratti comuni sia alla generazione dei vecchi che a quella dei bambini.
Un romanzo della memoria, un romanzo di formazione, un quadro della società cinese contemporanea. La società cinese postrivoluzionaria, e in particolare quella contadina, trova in questo libro un affresco corale, la propria voce “dall’interno”. Il romanzo che ha lanciato Yu Hua come un’importante firma della narrativa cinese contemporanea.
“Non sono affatto un uomo disposto a morire per le proprie convinzioni. A parte la vita in sé, non riesco a trovare altre ragioni per cui valga la pena di continuare a vivere.”
Yu Hua (Hangzhou, 1960) è uno dei più importanti scrittori cinesi contemporanei. Tra i suoi libri, tutti pubblicati da Feltrinelli: Vivere! (2012, Premio Grinzane Cavour e Premio Giuseppe Acerbi), La …