Novità Feltrinelli
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Attraverso un cammino tortuoso, si era ritrovata dentro un destino di donna”
“C’è un universo sull’orlo del collasso e pronto a liquefarsi in questo libro dal quale lampeggia lo sguardo impietoso di Clarice Lispector. Uno sguardo che coglie l’incongruenza delle cose che sono e la volgarità dei nessi che le tengono insieme. Uno sguardo che tenta di lacerare la pellicola opaca dei gesti degli uomini per carpirne il segreto più intimo: quel segreto che sappia dare senso al tutto insensato che ci circonda e che chiamiamo vivere. Questo lo spazio privilegiato di Clarice Lispector, forse la maggiore scrittrice portoghese di questo secolo, che delle sue origini di ebrea ucraina conserva e privilegia, nel suo bagaglio narrativo, un’ironia misteriosa, il senso di un’oscura colpa, il presagio esoterico e il sospetto di un colloquio privilegiato con l’altra faccia del reale che forse si chiama verità, ammutinamento, Dio o semplicemente follia. Si può ‘imitare’ mentalmente un mazzo di rose? Si può impedire che il rumore di un paio di scarpe infranga un voto d’iniziazione? I personaggi di Clarice Lispector tentano simili operazioni, in bilico fra la serena decifrazione del reale visibile e l’immagine sconvolgente che la sua traduzione in idea produce nella mente. […] I personaggi quotidiani di questa straordinaria scrittrice sono esseri angelici che hanno compiuto un infimo miracolo del quale raccontano il banale e sovversivo segreto.” Antonio Tabucchi
Clarice Lispector(1920-1977) è nata in Ucraina in una famiglia ebraica costretta a emigrare in Brasile quando Clarice ha solo due anni. Dopo un’infanzia passata nel Nordest del paese e la …