Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Perché l'uguaglianza ci farebbe vivere meglio
Perché le malattie mentali sono più diffuse in Gran Bretagna che in Germania? Perché gli americani tendono a sviluppare la dipendenza dal gioco tre volte più dei danesi? Perché il benessere infantile è inferiore in Nuova Zelanda rispetto al Giappone? Uno studio sconvolgente dimostra che la risposta a tutte queste domande è la disuguaglianza. Sono passati dieci anni dalla Misura dell’anima, la rivoluzionaria ricerca con cui Richard Wilkinson e Kate Pickett spiegarono che gli abitanti delle società con le più grosse sperequazioni dei redditi tra ricchi e poveri hanno maggiori probabilità di soffrire di problemi sanitari e sociali rispetto a quanti vivono nelle società più eque. Oggi il mondo è cambiato e gli effetti dell’iniquità sono sempre più profondi. La distanza che separa ricchi e poveri aumenta, la tendenza a valutare noi stessi e gli altri in termini di superiorità e inferiorità si diffonde. La condizione sociale è strettamente legata al livello di stress, all’ansia e alla depressione.
L’equilibrio dell’anima si concentra sull’effetto che le condizioni materiali hanno su ciascuno di noi, sul modo in cui ci sentiamo e ci comportiamo, perché la disuguaglianza ha conseguenze psicologiche profonde. La disuguaglianza ci colpisce nell’anima.
La disuguaglianza è la causa principale della nostra depressione e della nostra ansia.
Due grandi scienziati mostrano la strada per risolvere il problema che avvelena in profondità la democrazia.
Kate Pickett è professoressa di Epidemiologia presso UCL. Ha studiato Antropologia a Cambridge, Scienze nutrizionali alla Cornell ed Epidemiologia a Berkeley, prima di lavorare per quattro anni come assistant professor …
Richard Wilkinson ha studiato Storia economica alla London School of Economics, prima di specializzarsi in Epidemiologia. È professore emerito alla University of Nottingham Medical School e professore onorario di Epidemiologia …