Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“In questa età è in gioco la possibilità di morire, mostrando agli adulti che si può rischiare”
Oggi gli adulti oscillano tra indifferenza e complicità. Adulti che non riescono ad accettare la fatica del negoziato quotidiano e della distanza necessaria. Adulti che preferiscono mimare una condizione giovanile che non appartiene più alla loro esperienza. Adulti che si nascondono dietro l’abbigliamento e i modi di comportarsi di un giovanilismo diventato costume universale. Ci si sottrae così alla fatica di porre limiti, di stabilire regole, di introdurre criteri morali. I giovani crescono nel disorientamento e nell’illusione che tutto sia possibile e che tutto sia lecito. Non è di questi adulti che i giovani hanno bisogno, ma di persone che nella fatica e nella gioia di vivere siano capaci di ascoltare e di mettersi in gioco, di sopportare la distanza e di tessere nei gesti quotidiani la vicinanza necessaria. A questi adulti il nostro libro vuole parlare, perché continuino a credere che l’impresa della crescita non è solo un’avventura giovanile, ma un’esperienza di tutta la vita.
L’adolescenza a confronto con il mondo degli adulti. Un tentativo di dare risposte alle domande sul dramma della scelta, la necessità di cambiare, la paura di farlo.
Anna Fabbrini è responsabile del Centro Alia di Milano, dove svolge attività di psicoterapia e formazione. Da anni utilizza la Psicoterapia della Gestalt, anche nel lavoro con gli adolescenti. Ha …
Alberto Melucci (1943-2001) è stato professore ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Milano e docente presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica della stessa università. Ha insegnato …