Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
“In questa età è in gioco la possibilità di morire, mostrando agli adulti che si può rischiare”
Oggi gli adulti oscillano tra indifferenza e complicità. Adulti che non riescono ad accettare la fatica del negoziato quotidiano e della distanza necessaria. Adulti che preferiscono mimare una condizione giovanile che non appartiene più alla loro esperienza. Adulti che si nascondono dietro l’abbigliamento e i modi di comportarsi di un giovanilismo diventato costume universale. Ci si sottrae così alla fatica di porre limiti, di stabilire regole, di introdurre criteri morali. I giovani crescono nel disorientamento e nell’illusione che tutto sia possibile e che tutto sia lecito. Non è di questi adulti che i giovani hanno bisogno, ma di persone che nella fatica e nella gioia di vivere siano capaci di ascoltare e di mettersi in gioco, di sopportare la distanza e di tessere nei gesti quotidiani la vicinanza necessaria. A questi adulti il nostro libro vuole parlare, perché continuino a credere che l’impresa della crescita non è solo un’avventura giovanile, ma un’esperienza di tutta la vita.
L’adolescenza a confronto con il mondo degli adulti. Un tentativo di dare risposte alle domande sul dramma della scelta, la necessità di cambiare, la paura di farlo.
Anna Fabbrini è responsabile del Centro Alia di Milano, dove svolge attività di psicoterapia e formazione. Da anni utilizza la Psicoterapia della Gestalt, anche nel lavoro con gli adolescenti. Ha …
Alberto Melucci (1943-2001) è stato professore ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Milano e docente presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica della stessa università. Ha insegnato …