Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Questa è una storia di eterna rivolta, di molte vite e
gesta, vite che non hanno avuto voce e vite la cui alta voce è stata
dimenticata. Una storia che attraversa epoche e oceani e continenti,
guerre e rivoluzioni, da Genova a New York a San Pietroburgo, da Domokos
a Sidone. La Canarina conosce ogni storia e ogni storia ha vissuto, un
personaggio di pura leggenda: il suo nome è quello delle giovani donne
che nella Grande Guerra lavoravano nell’industria bellica al
munizionamento, perché il tritolo ne tinteggiava di giallo il viso e le
mani. Aveva sedici anni la Canarina, quando nascondeva sotto le unghie
dei piedi qualche grano di quel composto micidiale, sottraendo ogni
giorno un po’ di guerra alla guerra. Suo nipote, l’Artista, la Storia e
le storie le dipana, attraverso una progenie di figli unici che sfiorano
le vite di Garibaldi e Anita, Antonio Meucci, Emma Goldman, Gaetano
Bresci, Carlo Tresca, Sandro Pertini e tanti altri ancora.
Maurizio Maggiani scrive il grande romanzo della rivolta libertaria,
dedicandolo all’oggi, ai molti che vivono senza un mito di collettiva
identità che li affratelli, ma credono ancora alla costruzione di un
sogno di promettente bellezza. Un incitamento appassionato a partecipare
della leggenda, a costruirne nuovi capitoli, a sentirsene eredi.
“Parla di vite e di lotte, dei no indispensabili e dei sì che lo sono altrettanto.” Goffredo Fofi, "Internazionale"
Maurizio Maggiani (Castelnuovo Magra, La Spezia, 1951) con Feltrinelli ha pubblicato: Vi ho già tutti sognato una volta (1990), Felice alla guerra (1992), màuri màuri (1989, e poi 1996), Il …