Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“A dispetto dei suoi errori lei era – e per noi resta – un’aquila” Lenin
Nel gennaio del 1919, i Freikorps accorsi a Berlino per reprimere la rivoluzione spartachista uccidono Rosa Luxemburg e il suo compagno di ideali Karl Liebknecht e ne gettano il corpo nella Speer. Il suo cadavere verrà ripescato alcuni mesi dopo totalmente sfigurato. Si chiude in modo incredibilmente tragico la vicenda umana di Rosa Luxemburg, la rivoluzionaria che aveva rivestito nei vent’anni precedenti un ruolo di rilievo nella socialdemocrazia tedesca, diventando l’alternativa di sinistra alla guida di Karl Kautsky e l’alfiere della critica al revisionismo di Eduard Bernstein, ma anche scrivendo testi di grande acume teorico. In seguito rappresenterà agli occhi di molti rivoluzionari la vera alternativa socialista e libertaria al dogmatismo illiberale del partito bolscevico. In questo libro, viene riprodotta parte della corrispondenza di oltre vent’anni fra Rosa Luxemburg e Leo Jogiches, suo compagno di lotta e amante. Si tratta di lettere che alternano a considerazioni di ordine politico le annotazioni più intime del loro rapporto d’amore, con le fasi alterne di gioiosa intensità e crisi disperate. Una corrispondenza per certi versi cruciale per penetrare nella dimensione umana più profonda di una delle più importanti protagoniste del primo Novecento, a cent’anni dalla sua tragica scomparsa.
Rosa Luxemburg (1871-1919) è stata un’importante teorica del socialismo, oltre che dirigente rivoluzionaria. Dapprima nelle fila della Spd, fonderà in seguito la Lega spartachista. Tra le sue opere più importanti: …