Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di John Keats
Le lettere di John Keats "sono le più straordinarie e le più importanti che siano mai state scritte da un poeta inglese", ha affermato T.S. Eliot. "Uniche" nella storia della letteratura, il loro "fascino resta inesauribile", ha fatto eco Lionel Trilling. Le lettere sono infatti altrettanto fondamentali delle opere creative di un poeta che visse appena il tempo di scrivere cinque tra le più grandi odi che la nostra tradizione conosca. Non sono state soltanto la registrazione - dal tono modesto, colloquiale, spesso affrettato dall'abbandono - del dialogo che Keats intrattenne fra il 1817 e il 1820. Sono più segretamente, e a un più devoto sguardo, la testimonianza esemplare di una meditazione sulla poesia cui la vita di Keats interamente si dona. Nell'accelerazione di un precoce destino, Keats non conosce serene distinzioni tra la vita e l'opera, sì che scrivere la vita e vivere la poesia in lui sono, singolarmente, 'la stessa cosa'.
John Keats (Finsbury-Londra, 1795 - Roma, 1821) avviatosi alla professione medica, ben presto l’interrompe per dedicarsi esclusivamente alla poesia. Nel 1817 pubblica il suo primo volume di poesie e l’anno …