Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Come sottolinea Coleridge, la prima scena fa risuonare la nota chiave dell’intero dramma”
“Questo libro è il tentativo non tanto di ‘leggere’ il Macbeth atto per atto, scena per scena e quasi verso per verso, quanto di affrontare una ‘lettura’ che fosse il più possibile fedele alla natura stessa del linguaggio shakespeariano. Una lettura, cioè, non parziale, non settoriale, ma che si sforzasse di cogliere, di quel linguaggio, la straordinaria totalità espressiva, la capacità da un lato di fondere in una forma unitaria parola e azione, immagini e personaggi e, insomma, poesia e teatro e, dall’altro, di calare in tale forma la materia tutta – sentimentale e intellettuale, morale e politica, individuale e sociale – della realtà. Fino a che punto il tentativo sia riuscito potrà dirlo il lettore: l’autore può specificare, semmai, che egli si è rivolto non soltanto al filologo ma anche all’uomo di teatro, non soltanto al critico ma anche allo spettatore, non soltanto all’anglista ma anche all’uomo di cultura per il quale Shakespeare, se non è oggetto di studio specialistico, è tuttavia parte viva e necessaria della sua esperienza.” (dalla Premessa)
Uno dei capolavori di Shakespeare riletto e interpretato dal grande studioso del teatro shakespeariano. Un classico degli studi di anglistica.
Agostino Lombardo (Messina, 1927 - Roma, 2005), anglista e americanista, Accademico dei Lincei, professore emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma, su Shakespeare ha scritto, tra l’altro: Lettura del Macbeth (premio …