Attraverso i monologhi alternati di una madre ormai anziana e dei suoi tre figli, ultimi rampolli decaduti di un ricco lignaggio di coloni portoghesi in Angola, questo romanzo traccia il tetro bilancio di un processo storico di avvilimento di una categoria di esseri umani. I quattro personaggi svelano le loro vite passate, lacerati tra la nostalgia per l’Africa della loro infanzia e la vergogna di ammettere che quel sogno era solo un orribile incubo.
Tutto l’orrore e la miseria generati dal colonialismo e dal razzismo.