In questo romanzo troviamo un commercialista rimasto vedovo da poco, il figlio partito per il Tibet spinto dal desiderio di andare più lontano possibile, la sua giovane fidanzata lasciata in Israele, forte e fragile al tempo stesso, una donna malata di ironica solitudine, una morta la cui vita affiora a poco a poco, E soprattutto lui, lo scrittore che, a un certo, punto entra nella storia e vi prende parte sia come "artefice" che come "spettatore". C'è una cifra comune nelle storie individuali racchiuse nel libro e nella trama che è la distanza fra le anime, che acuisce i sentimenti invece di sopirli e li fa più forti e duraturi. Tutti i personaggi sono separati dal loro oggetto d'amore da una barriera più o meno tenace e reale, ma comunque invalicabile, sia essa il muro di una stanza, una lontananza remota, la morte o il fatto che l'amato sia l'immaginario personaggio di un racconto. Il romanzo è un singolare evento nella letteratura contemporanea: prosa e poesia si intrecciano nella narrazione, in uno stile assolutamente nuovo e in un continuo moltiplicarsi di echi. Ogni frase ha una carica forte di significati e ragala ogni volta al lettore la prova di un altissimo talento.