L'ospite inquietante

Il nichilismo e i giovani

di Umberto Galimberti

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Il nichilismo che è la negazione di ogni valore è anche quello che Nietzsche chiama ‟il più inquietante fra tutti gli ospiti”. Siamo nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo, corrosi dal nichilismo, i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l’età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l’età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell’esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona. I giovani rischiano di vivere parcheggiati nella terra di nessuno dove la famiglia e la scuola non ‟lavorano” più, dove il tempo è vuoto e non esiste più un ‟noi” motivazionale. Le forme di consistenza finiscono con il sovrapporsi ai ‟riti della crudeltà” o della violenza (gli stadi, le corse in moto ecc.).
C’è una via d’uscita? Si può mettere alla porta l’ospite inquietante? Nell’ultimo capitolo, Il segreto della giovinezza, Galimberti lascia pensare che disvelare ai giovani la loro ‟pienezza”, la loro ‟espansività” sia il primo passo per ricondurre a verità il salmo 127: ‟Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza”.
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Umberto Galimberti

Umberto Galimberti, nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Collana: Serie Bianca
  • Pagine: 192
  • Prezzo: 15,30 €
  • ISBN: 9788807171437
  • Genere: Saggistica
Quando i giovani "stanno male"

Quando i giovani "stanno male"

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La riscoperta del sentimento. Intervista a Umberto Galimberti

La riscoperta del sentimento. Intervista a Umberto Galimberti

Ai giovani d’oggi mancano motivazioni, entusiasmo, progettualità. Prevalgono il disinteresse, la sfiducia, la rassegnazione. Prevale un’assenza ingombrante che è percepita, ma difficile da individuare. ‟I giovani stanno male ma non sanno il perché. […] La mia generazione sapeva ciò che doveva fare perché il futuro era prevedibile e bastava seguire l’esempio dei padri. Oggi invece la società ha avuto una trasformazione pazzesca ed è divenuta globalizzata e indecifrabile. Non abbiamo più mappe per dire quale sarà il nostro futuro. Emerge così una sorta di rassegnazione a questa condizione che può riassumersi nella domanda: con chi ce la prendiamo?

‟Il bene sostituito dalla fama. Perciò dicono: Erika ti adoro”. Intervista a Umberto Galimberti

L’eroe negativo che conquista copertine patinate e cuori di adolescenti non nasce da una recente alchimia che come tale, per magia, potrebbe pure scomparire. Al contrario è il frutto di un’enorme trasformazione antropologica determinata dalla combinazione tra 50 anni di televisione, dieci di Internet e quella logica del mercato che governa il mondo occidentale. E’ l’analisi degli sconcertanti fatti di questi giorni compiuta da Umberto Galimberti, filosofo e psicoanalista che da poco ha consegnato alle stampe la sua ultima fatica (L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani) che con questi scenari si confronta.

Sul viale del tramonto. Intervista a Umberto Galimberti

"I valori hanno perso valore, il che non è necessariamente un male: la storia da sempre va avanti così. Il male, oggi, è che non ce ne sono di nuovi: il denaro è l’unico generatore simbolico di valore. E poi l’apparire è la condizione dell’esistere, ciò che dà la percezione di essere vivi, Infine: sono collassati i tabù, di cui l’uomo ha bisogno, e questo è tremendo. Superato quello della sessualità, il limite da infrangere è diventato la droga. C’è poi da tener conto che viviamo nell’età della tecnica, parole d’ordine efficienza e velocità. Non si deve e perder tempo: se dopo tre volte che esci con qualcuno che ti piace non hai fatto sesso, passi da sfigato, o da omosessuale. Ciò determina il collasso dell’emotività. I ragazzi sono emotivamente apatici."

Gli analfabeti di emozioni. Intervista a Umberto Galimberti

‟Noi pensiamo che il nichilismo consista nella mancanza di senso, ma cercare un senso è una necessità della cultura cristiana secondo la quale la storia è orientata verso un fine. I greci invece si preoccupavano dell’arte di vivere, che consiste nel conoscere le proprie capacità: se le fai fiorire raggiungi la felicità. Se i giovani si amassero, se sapessero esplicitare la propria virtù, capirebbero che il senso dell’esistenza è limitato e non proiettato in un altrove che non abbiamo la possibilità di conoscere.” L’ospite inquietante, il nuovo libro di Umberto Galimberti.