Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Sei racconti di Emir Kusturica che ci riportano al mondo affettivo, violento e poetico, della sua adolescenza e dei suoi primi film. Quattro, fortemente autobiografici, raccontano la vita a Sarajevo negli anni settanta e ottanta, attraverso lo sguardo di un ragazzino alle prese con le prime sigarette, i primi libri, i primi amori e le grandi domande dell’esistenza: Aleksa che cerca di salvare il matrimonio dei suoi genitori, il suo ingenuo rispetto per la letteratura e le bravate con gli amici, in viaggio fino a Dubrovnik e alla costiera dalmata.
Cento dolori racconta la tenera e dolceamara storia d’amore fra Zeko e la piccola Milijana, campionessa di scacchi. E l’ultimo racconto, Lungo la Via Lattea – la storia, carica di elementi magici e simbolici, di due giovani uniti da amore e fedeltà assoluti –, costituisce in vitro la sceneggiatura del nuovo film del grande regista balcanico.
Chiudo gli occhi e sento il giornale radio: “Stanotte, alla vigilia dell’apertura dei Giochi olimpici di Sarajevo, è stata inaugurata in forma non ufficiale la pista di bob. Due cittadini maggiorenni, Milen Kalem Rodjo, residente nel quartiere di Gorica, e Mitrovic Dejan, custode della pista di bob, nato a Pale, discutevano su quale velocità raggiungesse il bob sulla pista ghiacciata. Dopo un breve diverbio, c’è stata una scommessa. Per una bottiglia di grappa Rodjo ha accettato di scendere la pista su un sacco di nylon”.
Nato in una famiglia musulmana della borghesia bosniaca, Emir Kusturica mostra subito la sua attitudine per il cinema realizzando già al liceo due cortometraggi. Frequenta …