“Bello, profondo, spiritoso, vero. Un libro che più vai avanti a leggere più si fa bello” Luciana Littizzetto
Chiamarsi Luce non è affatto semplice, specie se di carattere non sei sempre solare. Peggio ancora se di cognome fai Di Notte, uno dei tanti scherzi di quello scombinato di tuo padre, scappato di casa senza un perché. Se poi abiti a Napoli nei Quartieri Spagnoli e ogni giorno andare al lavoro in Vespa è un terno al lotto, se sei un avvocato con laurea a pieni voti ma in ufficio ti affidano solo scartoffie e se hai un rottame di famiglia, ci sta che ogni tanto ti arraggi un po’. Capelli corti alla maschiaccio, jeans e anfibi, Luce è una giovane onesta e combattiva. Finché, un giorno, le viene assegnata una causa per l’affidamento di un minore. Una causa che nasconde molte ombre, ma è forse l’occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine. Dopo l’esordio folgorante con La tentazione di essere felici e La tristezza ha il sonno leggero, la nuova, straordinaria prova narrativa di Lorenzo Marone: una piccola, grande femmena del Sud che proprio non ci sta a farsi mettere i piedi in testa.