“Nella malinconia non c’è solo la tristezza psichica, c’è anche la tristezza vitale”
“Cosa è ancora possibile dire di una esperienza umana e psicologica, metafisica e clinica, quotidiana e letteraria, come la malinconia (la depressione) analizzata e setacciata da infiniti punti di vista? La malinconia è analizzata e descritta (qui) come esperienza psicopatologica: come esperienza clinica che abbia non una sua connotazione neurotica, o reattiva, ma una sua connotazione psicotica che la contrassegni come esistenza radicalmente altra dalla nostra. Il nostro discorso non intende essere, in ogni caso, un discorso clinico: un discorso incentrato sugli aspetti sintomatologici della depressione come realtà clinica (come Gestalt clinica); ma intende essere un discorso incentrato sugli aspetti psico(pato)logici e antropologici della depressione che insorge, certo, al di fuori delle quotidiane modalità di esperienza ma mantenendo una sua radicale dimensione psicologica e umana.”