Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
La storia di Stefano Benni e quella di Feltrinelli si intrecciano da quarantacinque anni: un sodalizio cementato libro dopo libro e costellato di successi indimenticabili come Stranalandia, Il bar sotto il mare e La Compagnia dei Celestini. Instancabile pioniere dell’immaginazione, Benni ha la rara capacità di condensare nel piccolo le grandi contraddizioni del mondo e di scrivere col sorriso sul volto critiche feroci sospese tra ilarità e malinconia, modellate con una lingua vulcanica, senza freni, sempre pronta al gioco, spinta dove il dizionario non arriva. Margherita Dolcevita è tutto questo e anche di più. La storia, in apparenza, è semplice: la vita di campagna di Margherita e della sua famiglia viene sconvolta dall’arrivo dei Del Bene, i nuovi vicini che abitano in un cubo di vetro nero. Ma questo incontro porta con sé la profonda frattura tra il mondo ingenuo e immaginifico della protagonista e lo spettro asettico del progresso per il progresso. Come per un oscuro incantesimo, la risata volge alla riflessione, e dietro un testo così luminoso (e divertente e scanzonato) riconosciamo un’operazione sottile: non un rifiuto del nuovo, ma la richiesta, posta con la solita leggerezza di Benni, di osservare gli spostamenti del mondo e chiedersi – quanto meno chiedersi – se la direzione sia quella giusta.
“Dice che una buona idea deve essere: sconfinata come gli spazi freddi dell’Universo e precisa come la scelta di un gelato.”
Stefano Benni è nato a Bologna nel 1947. Con Feltrinelli ha pubblicato: Prima o poi l’amore arriva (1981), Terra! (1983), Stranalandia, con disegni di Pirro Cuniberti (1984), Comici spaventati …