Rosella Postorino guida la cinquina del Premio Strega
Finalmente svelati i finalisti della 77esima edizione del premio Strega. A guidare la cinquina Rosella Postorino con il romanzo Mi limitavo ad amare te.
Si esiste interi solo prima di nascere. Ma quello strappo è la vita.
Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da troppi giorni non viene, e lui non sa più nemmeno se è viva. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Senza la madre il mondo svapora. Solo Nada lo calma, tenendolo per mano: soltanto lei, con i suoi occhi celesti, è per Omar un desiderio.
Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar sono bambini nella primavera del 1992, a Sarajevo.
Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un pullman li porta via contro la loro volontà. Se la madre di Omar è ancora viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa.
Nessuna infanzia è spensierata, ciascuno di noi porta con sé le sue ferite, ma anche quando ogni certezza sembra venire meno, possiamo trovare un punto fermo attorno al quale far girare tutto il resto.
Mi limitavo ad amare te entra nelle fibre del lettore colpendo quel punto come una freccia. Ispirato a una storia vera, è un romanzo di ampio respiro, di formazione, di guerra e d’amore, che si colloca a pieno titolo nella tradizione del grande romanzo europeo.
Con la sua scrittura precisa e toccante, Rosella Postorino torna a indagare le nostre questioni private, quelle che finiscono per occupare il centro dei pensieri e delle azioni degli esseri umani anche nel mezzo dei rivolgimenti storici più scioccanti. Così, mentre infuria il conflitto che per primo in Europa ha spezzato una lunga pace, ecco che ci interroghiamo sull’“inconveniente di essere nati”. Come si diventa grandi quando da piccoli si è stati amati malamente? E chi può mai dire di essere stato amato come e quanto avrebbe voluto? Nada, Omar e Danilo scoprono presto nel legame che li unisce, e che li spinge a giurarsi fedeltà eterna oppure a tradirsi, la più grande risorsa per una possibile salvezza.
“Per caso sono stata testimone del suo dolore, ed è bastato a unirci.”
“Non accade sempre così? Non è sempre per caso che le persone inciampano l’una nell’altra?”
DICONO DEL LIBRO
«Possa questo libro restare in chi lo legge, custodito in memoria dei bambini afferrati dalla guerra. Possano le creature di questo libro fissarsi alla stessa maniera nella persona che sfoglia le sue pagine e si affeziona a loro come se le avesse incontrate e accompagnate a esistere». Erri De Luca, la Lettura – Corriere della Sera
«La capacità di Rosella Postorino di scrivere come fosse suo il dolore dei sopravvissuti a una guerra di trent’anni fa ci conferma ancora una volta fin dove può spingersi la letteratura». Donatella Di Pietrantonio, la Repubblica
«Sarajevo ha la forma di una culla – scrive Rosella Postorino – e lì dentro l’infanzia si corrompe, anche quella che non soccombe. Il resto è purgatorio. Oppure dimenticanza, cioè la ferocia del sopravvivere». Andrea Bajani, TTL – La Stampa
«Si può ancora, nonostante tutto quest’orrore, dare un senso alla vita? Dare un senso alla parola amore? Si può ancora generare? Sono questi i grandi temi filosofici che assillano la scrittura di Postorino. Noi siamo lo strappo che ci costituisce come mancanti da sempre. Tuttavia questa mancanza non ci impedisce di vivere, ma è un nome, assoluto e assurdo insieme, della vita, il suo solo nome possibile». Massimo Recalcati, La Stampa
«Una scrittrice dotata di una lingua morbidissima e tagliente, Rosella Postorino, racconta una storia che forse ricordate ancora: quella dei bimbi di Sarajevo. Li racconta attraverso il loro sguardo – ci racconta chi siamo noi, coi loro occhi». Concita De Gregorio, la Repubblica
Rosella Postorino (Reggio Calabria, 1978) è cresciuta a San Lorenzo al Mare (IM), vive e lavora a Roma. Con il romanzo Le assaggiatrici (Feltrinelli 2018), tradotto in più di 30 lingue, che …
Finalmente svelati i finalisti della 77esima edizione del premio Strega. A guidare la cinquina Rosella Postorino con il romanzo Mi limitavo ad amare te.
Tra i dodici candidati ufficiali alla 77esima edizione del Premio Strega anche il romanzo Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino, scrittrice bestseller conosciuta in tutto il mondo grazie al successo de Le assaggiatrici (Premio Campiello 2018).
Dal 18 al 22 maggio si terrà la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal titolo Attraverso lo specchio. Un omaggio all'universo di Lewis Carroll che invita i lettori e le lettrici ad immergersi dentro nuovi mondi, sempre attenti al presente ma con la testa tra le pagine. Cinque giorni ricchi di incontri. Scopri gli appuntamenti delle autrici e degli autori del Gruppo Feltrinelli! Vi aspettiamo al nostro stand nel Padiglione Oval – Stand T38 - U37 .
In una toccante lettera, Rosella Postorino – già autrice del romanzo vincitore del Premio Campiello 2018 Le assaggiatrici – racconta la genesi di Mi limitavo ad amare te.