Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Amos Oz
“Un racconto sulla sostanza dell’amore e le misteriose ragioni dell’agire umano.” Los Angeles Times
A Tel Kedar, una tranquilla cittadina israeliana nel deserto del Negev, abitano Noa e Theo, il cui rapporto, in una fase stagnante, si incrina quando a lei viene affidato il compito di dare vita a un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. Aiutata da Muki, agente immobiliare, da Linda, una timida divorziata, e da Lumir, un pensionato, Noa si dedica al progetto con entusiasmo e idealismo, pronta a lottare contro l’opposizione di tutta la comunità che teme che un simile centro possa portare droga e criminalità. Non vuole mostrare le sue debolezze e chiedere l’aiuto di Theo, e lui non vuole interferire dove non richiesto. Se per un verso la vicenda sembra mettere a dura prova la loro relazione, dall’altro dimostra l’affetto struggente, l’infinita tenerezza e l’amore profondo che ancora li lega. Sullo sfondo, le vite degli altri abitanti di Tel Kedar, persone colpite da grandi tragedie, ma anche personaggi buffi, pieni di vitalità e di speranze. Con Non dire notte Amos Oz torna a esplorare l’animo umano, raccontando la realtà quotidiana di una comunità lontana da Tel Aviv o Gerusalemme e che, pur chiusa dietro un filo spinato sorvegliato da guardie, cerca di vivere la vita normale di qualsiasi altra cittadina del mondo.
Amos Oz (1939-2018), scrittore israeliano, tra le voci più importanti della letteratura mondiale, ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini e ha insegnato Letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. …