Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Nel 1977 Robyn Davidson attraversa a piedi il deserto australiano partendo da Alice Springs fino ad arrivare all’Oceano Indiano, per complessive millesettecento miglia, con la sola compagnia di quattro cammelli e nel suo fedele cane. L'impresa è raccontato “in diretta” da “National Geographic” grazie al fotografo Rick Smolan, che segue la ragazza per tutto il viaggio. Nel 1993 la prima idea di trasposizione cinematografica della storia di Robyn Davidson vide l’attrice Julia Roberts firmare per la parte, ma poi il progetto saltò. Nel 2012 ha preso vita un nuovo progetto con Mia Wasikowska come protagonista. La pellicola intitolata Tracks, è stata poi presentata in concorso al Festival di Venezia e successivamente al Toronto International Film Festival e al London Film Festival.
“Entrai in uno spazio, in un tempo, in una dimensione completamente nuovi. Mille anni si comprimevano in un giorno e ogni mio passo durava secoli. Le querce del deserto sospiravano e si chinavano su di me, come se avessero voluto afferrarmi. Le dune andavano e venivano, sempre uguali. Le colline si innalzavano verso il cielo, e poi scivolavano dolcemente in basso. Le nuvole ondeggiavano nel cielo, sparivano, ritornavano di nuovo. E sempre la strada la strada la strada la strada.”
Robyn Davidson, nata nel 1950 in una fattoria del Queensland, in Australia, ha studiato biologia, filosofia, musica e lingua giapponese. Scrive per il “National Geographic” e per altre riviste. Ha …