Glasgow, 1972. L’avvocato Bobby Carter ha lavorato troppo a lungo per le persone sbagliate. Adesso è morto, e non per un incidente. Chi è il colpevole tra i suoi molti nemici?
La reputazione del detective Jack Laidlaw lo precede. In commissariato tutti sanno che è un battitore libero, con un pessimo carattere. Non fa gioco di squadra, è taciturno e inadatto a qualsiasi convenevole, ma ha un sesto senso infallibile: intuisce subito cosa succede in strada.
Il suo capo imputa la morte di Carter ai soliti regolamenti di conti tra bande rivali, ma è davvero così semplice?
Mentre i due principali gangster di Glasgow si preparano a una guerra, Laidlaw dovrà scoprire chi ha ucciso Carter prima che la città si trasformi in una polveriera.
Con l’invenzione del detective-filosofo Jack Laidlaw, William McIlvanney ha cambiato il genere giallo, dando vita al tartan noir. Il testimone passa ora al suo principale erede, Ian Rankin, in un incontro di fuoriclasse, un noir fulminante che scava nei bassifondi dell’anima fin dentro ai recessi più oscuri.
“Cosa ne pensi del detective Laidlaw?”
“È un pezzo unico in una produzione di massa. Naturalmente può essere un vero rompipalle, ma è un prezzo che vale la pena pagare.”
“William McIlvanney è della stessa classe di Chandler e Simenon.” The Spectator
“Leggere McIlvanney e Rankin insieme è come vedere Maradona e Messi giocare nella stessa squadra: uno spettacolo.” Lee Child