Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Ho adorato ogni riga di questo romanzo, ho sofferto e gioito con Lorenzo Girosa” Marcello Fois
Una lettera anonima, e dentro una sola parola: “assassino”. Questo basta a Lorenzo Girosa per tornare con la mente a un passato che credeva sepolto per sempre. Ma, insieme al ricordo di un terribile segreto, dalle pieghe del tempo riemerge un intero mondo, magico e disgraziato, abitato da personaggi in bilico tra l’incanto della fiaba e la durezza di una realtà avara di gioie e di figli. In un arco che dalla seconda metà dell’Ottocento arriva ai giorni nostri, come dentro una scatola magica sfilano il Vecchio Girosa, pugile che fin da bambino si muove con la seria gravità di un adulto; i fratelli Domenico ed Enrico, destinati a esistenze opposte – uno all’inseguimento dell’avventura sulle coste della “Merica”, l’altro legato a una vita in chiave minore, tra i fumi della galleria in cui passa il treno e quelli degli alambicchi in cui fa sobbollire le erbe dei campi. E ancora, una Bambina colpita da un fulmine e dal dono maledetto di vedere il futuro; e poi Francesca, la madre del narratore, che “aveva da sempre pensieri di vento” ma finisce per metter su famiglia con Blacmàn, mangiafuoco fuori tempo massimo, “un uomo con mani grandi solo per suonartele, ma non per prendere la vita come si deve”.
Una catena di esistenze affascinanti, narrate con una lingua preziosa ed esatta, che strania il lettore per meglio immergerlo nella vita che pulsa tra le pagine di questo romanzo indimenticabile.
Elisa Ruotolo è nata nel 1975 a Santa Maria a Vico (Caserta). Ovunque, proteggici è il suo primo romanzo. Ha esordito con la raccolta di storie brevi Ho rubato la …