Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Il narratore di questa storia, un giovane pittore madrileno di famiglia benestante e affiliato al Partito comunista, ricorda, in una confessione che forse deve a se stesso, e nella quale a volte sembra volersi giustificare, i passi che l’hanno portato a chiudere la sua relazione con Michel, l’uomo che lo ha accolto nella sua casa, nel suo letto, nella sua vita quando il giovane pittore era rimasto senza un tetto a Parigi.
Un romanzo che indaga le ragioni del cuore, a volte tanto mendaci quanto irrinunciabili, senza prendere come certa la natura consolatoria dell’amore o la sua forza redentrice.
“Magnifico… L’inferno e il paradiso dell’amore, i resti del suo naufragio, le illusioni dei primi momenti, il disincanto…” Manuel Llorente, “El Mundo”
“Rafael Chirbes in stato di grazia.” Carlos Zanón, “El País”
Rafael Chirbes (Tavernes de la Valldigna, Valencia, 1949 - Beniarbeig, 2015) ha iniziato a studiare all’età di otto anni alla scuola degli orfani dei ferrovieri. A sedici anni si è …