Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“L’impatto esercitato da un leader dipende in misura assai significativa dalla storia che egli comunica o incarna”
Che cosa caratterizza la “mente” di coloro che, nel bene o nel male, hanno cambiato le sorti dell’umanità? Nel gettare un ponte tra lo studio della leadership e quello della creatività, Gardner dimostra la stretta affinità tra le personalità tradizionalmente riconosciute come creative (artisti e scienziati) e i leader politici, i grandi condottieri, i capitani d’industria. La chiave per spiegare la leadership è “la capacità di raccontare una storia”. Non è tanto il saper comunicare, quanto l’avere un messaggio da trasmettere che fa il vero leader. E questa capacità risiede potentemente nella mente infantile, prescolare, e nelle teorie sul mondo che essa elabora. È a partire da questa dote o dalla sua assenza che possiamo meglio capire perché i nostri tempi, che pure li richiedono a gran voce, siano così avari di leader autentici.
Howard Gardner insegna Scienze cognitive e dell’educazione e Psicologia alla Harvard University. È direttore del Progetto Zero, un programma sperimentale sui meccanismi dell’apprendimento. Noto in tutto il mondo per i …