Giorno della Memoria
Il 27 gennaio – giorno in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz dalle truppe dell’Armata Rossa – è la data dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Una...
“La Sicilia non esiste. Io lo so perché ci sono nato”
Andrea detto Osso, Martina detta Pupetta, Marco detto Gaga, tre trentenni senza grazia di Dio, funzionano così: non sopportano le minchiate. Le minchiate e i pidocchi. E Lortica, il piccolo paese siciliano dove sono cresciuti e da cui sono andati via per inseguire studi lavori e amori, a Roma, Berlino e Praga, ne è infestata. Il sindaco racconta minchiate, ma anche il comandante dei carabinieri, persino un ministro della Repubblica. Alla minchiata più grossa, una menzogna sui fratelli Bonanno, che a Lortica volevano aprire un negozio di fiori e per questo sono stati ammazzati dai pidocchi, i tre amici decidono di tornare in paese con un piano: istituire una squadra di sabotatori delle minchiate e mettere tutto a soqquadro con l’aiuto di Mario detto Mario, quarantenne scorbutico e idealista. Tra discoteche scalcagnate, musica elettronica rock e tarantelle, pupi cannoli e templi greci, il mare d’agosto e le campagne riarse, Montalbano e Il Gattopardo, attentati all’ordine pubblico e scazzottate indimenticabili, questa brigata di antieroi riesce a far esplodere molti luoghi comuni sulla Sicilia e sull’Italia. Fino a una rocambolesca sfida finale e una risposta tutta loro alla domanda: come li scacciamo questi pidocchi?
Giuseppe Rizzo è nato in Sicilia nel 1983. Ha pubblicato i romanzi L’invenzione di Palermo (Giulio Perrone Editore, 2010) e Piccola guerra lampo per radere al suolo la Sicilia (Feltrinelli, …