Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
“Fior tricolore, / Tramontano le stelle in mezzo al mare / E si spengono i canti entro il mio core”
Fortemente radicata nel suo tempo, la poesia di Carducci compendia al livello più alto, nell’arco di mezzo secolo, i caratteri e le tendenze della società italiana. Tuttavia, dopo aver esercitato influssi determinanti, è stata rapidamente accantonata per i suoi aspetti “fuori moda” (attitudine retorica, patriottismo celebrativo, mitologia risorgimentale). In realtà, quella lirica, saldamente connessa all’eloquenza del professore e agli studi del critico e del filologo, fu spesso in grado di proporre soluzioni originali e nuove, grazie alla sicurezza linguistica, alla vocazione sperimentale e alla varietà delle scelte metriche.
In questa antologia sono ovviamente raccolte alcune delle sue liriche più belle e meritatamente celebri, ma anche poesie meno famose e meno lette che per varie ragioni presentano motivo di interesse e novità. Dalle sperimentazioni (anche metriche) giovanili fino all’ultimo Carducci, con le rime “alpine” e quelle per Annie Vivanti.
Giosue Carducci (1835-1907), scrittore e poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1906, fu il “Vate della Terza Italia”, come fu definito per la sua concezione eroica della poesia e …