Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Un sentimento di pura felicità – felicità assoluta! – come se uno, di colpo, avesse inghiottito un frammento di quel sole.”
“Ci sono scritture che corrono al margine dell’esistenza, e ne costituiscono l’essenza. Scritture cosparse di scorie di vita che brucia. Scritture che del dolore del vivere colgono la fiamma abbagliante. E bruciano chi legge.” A questo genere di scritture, spiega Nadia Fusini, appartiene quella di Katherine Mansfield, magnifica narratrice, di cui solo in tempi recenti è iniziata una vera riscoperta in Italia. In questa raccolta, curata da Sara De Simone e da lei tradotta insieme con Nadia Fusini, viene offerta ai lettori un’inedita selezione dei suoi racconti, aggregati intorno a quattro nuclei: Il romanzo familiare; Amanti, amiche, sorelle; Donne sole; La vita, la morte. Mettendo in luce alcune delle immagini ricorrenti e dei temi più significativi, questi racconti offrono un distillato dell’universo narrativo di Katherine Mansfield, restituendo tutta l’intensità di una voce che ha saputo portare sulla pagina, come suggerisce Sara De Simone, “la vita della vita”, “quel sussulto, quella scossa, il fremito della cosa che esiste”.
Katherine Mansfield (1888 - 1923) di nascita neozelandese ma emigrata in gioventù in Gran Bretagna, è considerata una delle maggiori scrittrici di racconti del Novecento. Una tubercolosi contratta durante la …